Taskforce Cultura: «nessuna prospettiva per le manifestazioni culturali»
La Taskforce Cultura ha diramato in data odierna un comunicato stampa, in merito alla situazione del settore manifestazioni culturali e alle recenti decisioni del Parlamento durante la sessione primaverile. Nel seguito il comunicato stampa:
Lo scorso 19 marzo il Consiglio federale ha deciso di mantenere in vigore il divieto per le manifestazioni culturali, e anche le possibilità di prova per le organizzazioni amatoriali continuano a essere soggette a numerose limitazioni. La primavera è già qui, ma il letargo decretato per la cultura è stato prolungato a tempo indeterminato. Nella sua ultima sessione, il Parlamento ha adattato al prorogato divieto di lavoro alcune delle misure di compensazione previste dalla legge Covid-19, soddisfacendo le principali richieste delle associazioni culturali; ciònonostante il disastro cresce di giorno in giorno, le riserve sono ormai esaurite, e dopo 13 mesi di crisi non c’è ancora nessuna prospettiva concreta.
Il divieto per le manifestazioni culturali resta in vigore a tempo indeterminato
Il Consiglio federale non prenderà decisioni sulle prossime tappe di riapertura fino al 14 aprile. Per le manifestazioni culturali, che spesso necessitano di un tempo di pianificazione considerevole, questo significa il prorogarsi dell’impossibilità non solo di lavorare, ma anche di pianificare una ripresa. E così i grandi festival estivi stanno cancellando le loro programmazioni. Il settore culturale ha bisogno di una tabella di marcia precisa che venga comunicata ora e che espliciti quali manifestazioni potranno tornare ad avere luogo a quali condizioni, e quali siano i criteri perché questo possa avvenire e a partire da quando. Qualora non sia possibile per il Consiglio federale esplicitare questi criteri, è indispensabile che entro la fine di marzo venga comunicato fino a quando le manifestazioni di quali dimensioni rimarranno sicuramente vietate. È fin d’ora evidente che per la cultura il 2021 sarà un anno altrettanto amaro che il 2020, con danni a lungo termine per la diversità culturale ancora incalcolabili. Ove possibile le manifestazioni culturali devono poter tornare ad avere luogo ed è necessario un approccio differenziato a seconda delle caratteristiche specifiche dei diversi eventi.
Sessione parlamentare di primavera: emendamenti alla legge Covid-19
Nel corso della sua sessione primaverile, il Parlamento ha soddisfatto alcune delle principali richieste delle circa 100 associazioni e organizzazioni culturali e degli oltre 10.000 individui che in brevissimo tempo hanno firmato la petizione della Taskforce Cultura.
Adeguamenti alla legge Covid-19 nello spirito della Taskforce Cultura:
- I massimali di costo per le misure specifiche per il settore culturale sono stati eliminati dalla legge. In caso di necessità di fondi supplementari, cosa già prevedibile, potrà essere richiesto al Parlamento un credito supplementare.
- Anche le lavoratrici e i lavoratori freelance (dipendenti con contratti di lavoro a progetto a tempo determinato che cambiano frequentemente) avranno diritto alle indennità perdita di guadagno (IPG cultura).
- Operatrici e operatori culturali potranno fare richieste di indennità perdita di guadagno (IPG cultura) reatroattivamente dal 1 novembre 2020.
- La soglia di accesso alle indennità IPG Corona attraverso le casse di compensazione (IPG AVS) è stata abbassata (si applica ora una riduzione del volume di affari del 30% anziche del 40%).
- Il termine per la compensazione al 100% dei bassi redditi attraverso le indennità di lavoro ridotto è stato prorogato alla fine di giugno.
- Il Consiglio federale avrà facoltà di estendere il periodo massimo di diritto alle indennità di lavoro ridotto a 24 mesi rispetto ai 18 mesi attuali.
Uno scudo protettivo per le manifestazioni (Art. 11a – Misure riguardanti le manifestazioni pubbliche) è stato ancorato nella legge e questo è certamente un passo nella giusta direzione, alcune domande e problematiche restano tuttavia ancora aperte:
- Quanto tempo ci vorrà per l’implementazione e cosa esattamente verrà inserito nell’Ordinanza federale?
- Il fatto che come requisito gli eventi necessitino di un’autorizzazione cantonale è un elemento problematico in quanto anche in tempi normali le autorizzazioni vengono spesso rilasciate solo poco prima della data di inizio della manifestazione.
- Lo scudo protettivo riguarda solo le manifestazioni pubbliche di importanza sovracantonale e i cantoni sono direttamente coinvolti nella compensazione, con il rischio che per molte manifestazioni esso arrivi troppo tardi e che emergano 26 soluzioni cantonali diverse.
Il settore manifestazioni è a disposizione per condividere le sue competenze e conoscenze nel processo di redazione dell’Ordinanza.
Adeguamenti alla legge Covid-19 che purtroppo non sono stati accettati nonostante l’intenso lavoro della Taskforce Cultura e delle associazioni e organizzazioni affiliate:
- Proroga delle indennità IPG Corona attraverso le casse di compensazione (IPG AVS) per lavoratrici e lavoratori indipendenti fino alla fine del 2021.
- Miglioramento delle condizioni dell’assicurazione disoccupazione per lavoratrici e lavoratori freelance.
La Taskforce Cultura continua ad insistere sulle seguenti modifiche all’Ordinanza Covid-19 Cultura:
- Inclusione del settore dell’insegnamento di diritto privato di tutte le discipline artistiche.
- Adeguamento degli aiuti d’emergenza erogati tramite Suisseculture Sociale al fine di facilitare la gestione delle richieste e colmare alcune significative lacune.
- Risarcimento del 100% del danno riconosciuto subito da operatrici, operatori e imprese culturali attraverso le indennità IPG cultura, e rimozione dei tetti massimi cantonali che sbilanciano la concorrenza.