The Manhattan Transfer al Cinema Teatro di Chiasso

© John Abbott

Arriva al Cinema Teatro di Chiasso, il 20 dicembre alle 20.30, il quartetto esplosivo e senza tempo che ha fatto la storia della musica pop e non solo, nato nel 1969 grazie al produttore e cantante Tim Hauser e il cui talento musicale non si è mai appannato. Sono i Manhattan Transfer, maestri dell’arte del vocal, stile canoro jazz in cui le parole sono adattate a melodie originariamente eseguite come composizione orchestrale, geni che portano all’estremo questo meccanismo e ne fanno un’arte di altissimo livello. Dall’album d’esordio “The Manhattan Transfer”, passando per le 12 nominations ai Grammy con “Vocalese”, fino a “The Chick Corea Songbook”, il gruppo conquista e diverte il pubblico con “Birdland”e moltissime altre canzoni storiche.

 

The Manhattan Transfer

Sono trascorsi ormai 50 anni da quando Tim Hauser si guadagnava da vivere guidando un taxi a New York e sognando di creare un quartetto vocale “sui generis” che potesse davvero abbracciare diversi stili musicali, qualcosa di totalmente unico nel campo della canzone americana. Hauser era stato in gruppi doo-wop, gruppi folk e persino in un quintetto di breve durata chiamato “The Manhattan Transfer” (il nome richiama il romanzo di John Dos Passos Manhattan Transfer, pubblicato nel 1925 e dedicato alla New York dell’Età del Jazz e al suo sviluppo negli anni Venti). Ma mentre imperversavano i suoni di jazz, R&B, pop, rock&n’roll, salsa e swing, Hauser sognava armonie a quattro parti senza limiti.

Nell’autunno del 1972, Tim Hauser incrocia una giovane aspirante cantante di nome Laurel Massé, che conosceva l’unico album del precedente combo di Hauser e che stava cercando di formare un gruppo. Qualche settimana dopo, l’incontro con Janis Siegel, nativo di Brooklyn; anche se già in un gruppo, Siegel accettò di dare una mano in alcune demo e in breve tempo fu il terzo membro dei Manhattan Transfer. Mentre Hauser, Massé e Siegel iniziavano le prove, l’allora fidanzato di Massé (che suonava la batteria in una band di Broadway) presentò Hauser e Siegel ad Alan Paul, che era co- protagonista nella produzione originale di Grease. Nel 1974 il gruppo inizia ad esibirsi regolarmente nei locali di New York City, diventando presto la principale attrazione live.

La band firma per la Atlantic Records e pubblica l’album del debutto, omonimo, nel 1975: il secondo singolo, remake del classico gospel dei Friendly Brothers “Operator”, consegna alla band il primo successo nazionale. I due album successivi, “Coming Out” e “Pastiche”, portano i Manhattan Transfer nella Top 10 in Europa, oltre al primo successo in Gran Bretagna e Francia con “Chanson d’Amour”. Dopo un incidente d’auto, nel 1978 Massé decide di lasciare il gruppo. Il posto viene preso da Cheryl Bentyne, veterana dei The New Deal Rhythm Band. Il primo album con l’ormai leggendario quartetto di Hauser, Siegel, Paul e Bentyne esce nel 1979 con il titolo di “Extensions”. Il disco presenta anche un remake vocale del classico dei Weather Report “Birdland”, che diventa poi l’inno del gruppo e che porta i primi due Grammy Awards per la miglior Jazz Fusion Performance e miglior arrangiamento per voci. Nel 1981 i Manhattan Transfer diventano il primo gruppo in assoluto a vincere nello stesso anno i Grammy Awards sia nella categoria Pop che Jazz; nel 1985 l’album “Vocalese” porta ben 12 nominations, facendo guadagnare alla band il prestigio di gruppo vocale fra i più importanti e innovativi nella storia della musica pop.

Gli anni Novanta sono caratterizzati dalla produzione di materiale più originale (compresi un album per Natale – diventato uno dei cinque più venduti del settore alla Columbia Records – brani per bambini, diverse produzioni swing). Fra le collaborazioni figurano quelle con Tony Bennett, Bette Midler, Smokey Robinson, Laura Nyro, Phil Collins, B. B. King, Chaka Khan, James Taylor. All’inizio del nuovo millennio, con milioni di dischi venduti in tutto il mondo, i Manhattan Transfer dimostrano ancora una volta la loro straordinaria abilità di anticipare i tempi, collaborando con il produttore Craig Street per registrare “The Spirit Of St. Louis”, tributo alla musica di Louis Armstrong. L’uscita nel 2006 di “The Definitive Pop Collection”, retrospettiva dei più grandi successi del gruppo, lancia il 35° anniversario del gruppo, due anni più tardi. Del 2009 l’uscita di “The Chick Corea Songbook”. Nel 2014 la band perde il suo fondatore e amico Tim Hauser, la cui presenza resta comunque viva attraverso la musica. L’avventura però continua con Trist Curless. Nel 2018 esce il nuovo album “The Junction” prodotto da Mervyn Warren. The Manhattan Trasfer portano a Chiasso il loro Live on Tour.

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