Ventidue anni fa ci lasciava Lucio Battisti

Il 9 settembre 1998, esattamente 22 anni fa, moriva a Milano Lucio Battisti. Tra i cantautori più celebri ed innovativi del panorama musicale italiano, nella sua carriera ha venduto oltre 25 milioni di dischi ed ha inciso brani indimenticabili tra i quali, per citarne solo alcuni, La canzone del sole, I giardini di marzo, La collina dei ciliegi, Mi ritorni in mente, Acqua azzurra, acqua chiara, Dieci ragazze, Un’avventura.

Lucio Battisti è considerato una delle massime personalità nella storia della musica italiana sia come compositore ed interprete dei suoi brani, sia come autore e compositore per altri artisti. Dotato di una notevole forza interpretativa e di un inconfondibile timbro vocale, è stato un abile chitarrista, noto per la maniacale cura che era solito dedicare agli arrangiamenti ed agli accordi.

Lucio Battisti ha stretto un lungo sodalizio artistico che lo ha legato professionalmente a Giulio Rapetti, in arte Mogol, coautore di moltissimi suoi successi, dal 1965 al 1980. Nella fase finale della sua carriera Battisti ha collaborato con Pasquale Panella, dando vita a sperimentazioni artistiche ed esplorative e pubblicando album musicalmente all’avanguardia.

Grazie all’integrazione tra la sua musica con i testi scritti da Mogol, Battisti, con la sua voce particolare ha scardinato una credenza diffusa: non sono la tecnica e l’estensione vocale o l’intonazione a fare la differenza, ma la capacità di provocare brividi ed emozioni in chi ci ascolta. Il suo genio rivoluzionario risiede proprio in questa sua grande capacità interpretativa, in grado di toccare l’anima degli ascoltatori. Ancora oggi.

Nazarena Bignami

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