Viaggio e trasformazione protagonisti al Festival di narrazione di Arzo

Ogni narrazione è un viaggio, e ogni vero viaggio non si limita a farci scoprire nuovi mondi, ma ci trasforma.

Da giovedì 30 agosto parte la 19° edizione del Festival internazionale di narrazione di Arzo, dove si affronteranno temi sul viaggio, sulla scoperta dell’altro e sulla trasformazione. Quello di quest’anno è un programma ricco di appuntamenti con tante novità importanti. Prima tra tutte è quella riguardante un nuovo luogo di narrazione e performance: le cave di marmo. Accogliendo l’invito di CavaViva a sostenere questo luogo di memoria storica, di natura selvaggia e addomesticata, il Festival di Narrazione ha deciso di ambientarvi quattro spettacoli al loro interno.

La manifestazione prenderà il via giovedì (30 agosto) alle 21.30 con lo spettacolo Piccolo canto di ressurrezione, della giovane compagnia Associazione musicali cresca. La narrazione invita al recupero della memoria come punto di partenza verso la rinascita e verso il cambiamento. All’indomani, venerdì 31 agosto, alle 21.30 nella cava del Boccatello l’appuntamento con Un alt(r)o Everest, una storia che racconta le difficoltà e i passaggi della vita che ognuno di noi deve, in un momento o nell’altro, affrontare ma soprattutto attraversare.

Si prosegue sabato 1 settembre alle ore 19.00 con gli attori Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi che racconteranno l’avventura degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates, della loro amicizia e del loro sogno ambizioso: essere i primi al mondo a scalate il Siula Grande. Una storia che prende il titolo di (S)legati e dove attraverso il filo conduttore di una “corda” ci porta a vivere un vortice di emozioni. Successivamente alle 21.30, L’abisso, il lavoro teatrale del drammaturgo Davide Enia, con musiche composte ed eseguite dall’artista Giulio Barocchieri. Lo spettacolo prende vita dai racconti degli abitanti di Lampedusa confrontati ogni giorno con la tragedia dei naufraghi. Uno spettacolo coprodotto da Teatri di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biondo di Palermo, l’Accademia Perduta Romagna Teatri, con la collaborazione del Festival che ha l’onore di presentare il racconto in anteprima. La giornata di domenica 2 settembre si apre con La bambina che aspetta, opera di Elisabetta Salvatori che narra la storia di un pezzo di marmo che si trasforma in uno struggente segno d’amore.

Dal 30 agosto al 2 settembre ad arricchire il programma del Festival internazionale di narrazione ci saranno numerosi appuntamenti che animeranno le piazze, le corti, i giardini e le strade del paese; tra cui troviamo la trilogia Terra Matta di Stefano Panzeri, un racconto nato attraverso i suoi viaggi, come esperienza di incontro con l’altro e recupero di una memoria personale che si trasforma in memoria collettiva. E poi ancora interventi musicali e di animazione.

Questa edizione del Festival internazionale ospita molti artisti nazionali e internazionali che contribuiscono a rendere l’evento una manifestazione importante, sempre più legata al territorio e al suo pubblico, in cui la  narrazione marca la propria impronta come protagonista assoluta.

Per maggiori informazioni consultare il sito: www.festivaldinarrazione.ch

 

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